FAQ

Domande frequenti

Hai un problema molto particolare da risolvere oppure hai qualche domanda o curiosità sui nostri servizi?

Qui troverai alcune risposte alle domande frequenti (FAQ) che ci vengono poste, ma in caso contrario non esitare a contattarci compilando il form di richiesta informazioni.

Sì, lavorando su tutto il territorio nazionale ci avvaliamo di un parco fornitori di fiducia. In base alla tipologia di servizio richiesto e alla localizzazione geografica dell’intervento proponiamo al Cliente la miglior soluzione in termini di rapporto qualità/prezzo.

Le prospezioni sismiche sono necessarie alla valutazione delle caratteristiche del sottosuolo di fondazione da cui dipendono le modifiche che un treno di onde subisce emergendo in superfice (la cosiddetta “amplificazione sismica”). Queste caratteristiche dipendono sia dall’area in cui ci si trova, ovvero la sua posizione in relazione alla sorgenti sismogenetiche note, sia dall’opera in progetto.

Facciamo un esempio: per uno studio di fattibilità in zone a bassa sismicità potrebbe essere sufficiente verificare se negli strumenti di pianificazione sono già disponibili indagini sismiche eseguite nelle aree circostanti. Se invece si sta progettando una nuova struttura o un un intervento su una struttura esistente, allora è necessario eseguire delle indagini dirette in situ per il calcolo diretto delle azioni sismiche di progetto. Il numero e la tipologia delle indagini dall’area geografica, dall’assetto del sottosuolo e dalla classe dell’opera.

La Risposta Sismica Locale (RSL) è lo studio delle modifiche che un segnale sismico subisce in ampiezza, durata e contenuto in frequenza quando attraversa gli orizzonti più superficiale della crosta terrestre rispetto a quello di un sito di riferimento “rigido” e con superficie topografica orizzontale.
Le situazioni geologiche sito-specifiche che possono portare a una modificazione del segnale sismico in arrivo al sito su roccia sono essenzialmente tre:
1) presenza di depositi costituiti da terreni stratificati con caratteristiche meccaniche diverse da quelle della roccia sottostante (effetti stratigrafici 1D);

2) depositi di valle con bordi e morfologie del substrato irregolari, dove le onde sismiche possono subire fenomeni di rifrazione e riflessione con generazione di onde di superfice e concentrazioni di energia (effetti di bordo 2D-3D);

3) sommità di rilievi collinari, creste, promontori costituiti da formazioni rocciose, profili di versanti, pendii, bordi di terrazzi (effetti topografici 2D-3D)
La RSL serve a fornire al progettista strutturale l’accelerogramma di riferimento da usare per le sua analisi.

Le prospezioni sismiche per lo studio del sottosuolo si differenziano per due caratteristiche.

La prima è relativa alla metodologia di acquisizione che vede da una parte prove in array (che comportano lo stendimento di più geofoni) contro prove a stazione singola.

La seconda è relativa agli impulsi utilizzati che distingue prove attive (che comportano un’energizzazione del terreno) contro prove passive che utilizzano il rumore sismico ambientale prodotto sia da sorgenti naturali che artificiali.

Cambiando l’assetto della prova cambia anche l’affidabilità del risultato (ad es., la ricostruzione del profilo di velocità delle onde S), sia la logistica necessaria per ottenerlo quindi ogni prova deve essere pianificata accuratamente in base alla problematica alla quale si vuole rispondere e al sito.

È sempre necessario fare un passaggio con il Comune e ATS, perché le pratiche da espletare non sono sempre le stesse.

A titolo di esempio questo è quanto richiede il Comune di Milano. In qualsiasi caso siamo disponibili per seguire l’interfaccia con gli EE.PP., pianificare le indagini necessarie, fornirvi la migliore soluzione in funzione della logistica per il prelievo e l’analisi dei campioni delle matrici ambientali (terreni e acque sotterranee).

Certo. Innanzi tutto bisogna capire se è richiesta una verifica della qualità ambientale del suolo e/o una compatibilità idrogeologica.

In entrambi i casi possiamo eseguire le indagini necessarie e produrre una relazione tecnica di compatibilità dell’intervento.

A titolo di esempio questo è quanto richiede il Comune di Milano

Siete sicuri di aver fatto di tutto per ricostruire al meglio il Modello Concettuale? Spesso avere tanti sondaggi non è sinonimo di aver fatto una buona caratterizzazione. Troppe volte ci si basa solo sulle stratigrafie di campo per la ricostruzione dell’assetto del sottosuolo.

Nella nostra pluriennale esperienza abbiamo visto come l’utilizzo ragionato di altre tipologie di indagine (prove penetrometriche statiche, tomografia elettrica, ecc.) possa fornire i dati mancanti per il completamento del puzzle. Solo un intervento basato su un modello verosimile potrà avere l’aspettativa di essere efficiente ed efficace.

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